SERAVEZZA. Scatti di paesaggi naturali e urbani, surreali e dai colori accesi, o architetture viste con un sguardo insolito, per finire alle Polaroid scattate dal grande fotografo modenese negli anni Ottanta. Vere e proprie perle di colore e immaginazione, al confine tra grafica e fotografia. Sono queste piccole e meravigliose fotografie sull’immediato, una vera rarità, a impreziosire la mostra retrospettiva “Full color. Polaroid e astrazioni architettoniche” di Franco Fontana, uno dei grandi maestri della fotografia contemporanea, che sarà esposta nel Palazzo Mediceo, Patrimonio Mondiale Unesco, Viale L. Amadei 230  a Seravezza, da sabato 6 febbraio – inaugurazione alle 17.30 –  fino al 10 aprile 2016. Si tratta dell’evento di punta della tredicesima edizione di Seravezza Fotografia diretta da Ivo Balderi e organizzata dalla Fondazione Terre Medicee, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Seravezza, con il patrocinio della Fiaf. Una rassegna che ha saputo guadagnarsi negli anni un successo nazionale e internazionale portando avanti una originale formula in grado di coniugare i grandi nomi della fotografia con un vasto pubblico del mondo amatoriale della fotografia e valorizzando giovani autori. La mostra di Franco Fontana, curata da Denis Curti, ripercorre gli oltre cinquant’anni di attività di questo grande fotografo, tra i primi in Italia, a schierarsi con tanta convinzione e fermezza in favore del colore rendendolo protagonista in particolare nelle fotografie dedicate al paesaggio. I suoi lavori hanno trovato un riconoscimento ampio e stabile a livello nazionale e internazionale. Oltre quattrocento le mostre, personali e collettive e più di settanta i volumi pubblicati, cui si aggiungono prestigiosi riconoscimenti e premi in tutto il mondo. La mostra e’ suddivisa in diverse sezioni tematiche: i paesaggi degli esordi (anni ‘60), i paesaggi urbani, indagati sotto diversi punti di vista, le piscine e il mare. Una sala del percorso espositivo è interamente dedicata alle Polaroid scattate da Franco Fontana nella fine degli anni Ottanta. Un percorso parallelo portato avanti dal fotografo vissuto attraverso l’emozione diretta e senza mediazioni che caratterizza questa affascinante tecnica legata alla semplicità e ormai scomparsa travolta dal mondo del digitale. Immagini dove si ritrovano tutti i temi classici della sua opera: i paesaggi, gli ambienti urbani, i nudi, fino ad arrivare alle immagini più recenti, nelle quali il gioco grafico del collage si sovrappone a un sofisticato e divertito uso delle possibilità della Polaroid. Un’altra sezione è quella dedicata ad una selezione di immagini realizzate per il progetto “Expo: vista d’autore”, il suo ultimo lavoro, commissionatogli da Canon. Una serie di fotografie, sotto il titolo “astrazioni architettoniche”, in cui documenta, con il suo inconfondibile stile, l’architettura dell’esposizione milanese. “Può sembrare che sia il paesaggio il protagonista della sua ricerca – spiega Denis Curti – , ma è il colore il vero soggetto della fotografia di Franco Fontana. Il colore trasforma il paesaggio, lo umanizza, lo rende vivo. È nella scelta dell’accostamento cromatico che Fontana dà significato alla sua fotografia e la vitalizza. Si avventura in un percorso creativo che rompe le regole, rendendo visibile l’invisibile di una realtà le cui soluzioni interpretative sono sempre variopinte, come le diverse situazioni e stati d’animo della vita”.  Accanto alla mostra di Fontana Seravezza Fotografia presenta un ampio cartellone di mostre collaterali dedicate a giovani autori nelle Scuderie Granducali di Seravezza e in altre sedi espositive della Versilia come LaBottega di Pietrasanta, la Galleria Open One sempre a Pietrasanta e l’UNA Hotel Versilia a Lido di Camaiore. Poi workshop, tra i quali uno curato dello stesso Franco Fontana dal 1 al 3 aprile, e il portfolio  in collaborazione con la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (Fiaf).

 

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ultimo aggiornamento: 05-02-2016


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